domenica 25 novembre 2018

DOLCE, GABBANA, LA CINA (E LA LEGGE DEL CONTRAPPASSO)

Gli stilisti Dolce e Gabbana nel loro video di scuse. 
La vicenda di Dolce & Gabbana (in sé una scemata, ma anche un clamoroso errore di marketing e di successiva gestione della crisi che una grande azienda non si può permettere) mi ricorda tanto la legge del contrappasso. E con un filo rosso ci riporta all'editoria.
È noto quanta paura abbiano degli stilisti (in genere) le colleghe che lavorano nei settimanali femminili. Lo stilista solitamente è bizzoso, permaloso, va accontentato, non puoi dire neppure mezza parola sbagliata altrimenti ti fa saltare come niente pagine e pagine di pubblicità da sempre preziosissime ma oggi soprattutto perché la baracca sta andando a ramengo.
Nel giornalismo di settore c'è una casistica molto ampia di contratti saltati per le bizze più surreali degli stilisti. Per i motivi più disparati. Quindi i signori Dolce e Gabbana non si devono stupire perché stanno in qualche modo subendo dalla Cina ciò che la loro categoria (non voglio fare personalismi) fa passare da una vita alle povere sciure che confezionano riviste di moda.

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