lunedì 20 aprile 2020

MATTEO SALVINI * SE NON SI TOGLIE IL TAPPO, L'ITALIA NON SI SBLOCCA

Matteo Salvini.
Finalmente leggo sui social, ultimamente provati da parecchie stranezze (eufemismo) e uscite politiche più o meno distorsive del reale (perché i fatti sono lì da vedere, e hai voglia a cercare di accomodarli perché torna utile alla tua parte, o incolpare i giornali che li raccontano) contrabbandate per somma equanimità, qualche analisi un po' più pacata, trasparente e razionale. Utopistica, forse, ma fa piacere se non altro (lo dico sinceramente, non ironicamente) notare l'impegno. Credo inoltre che sarebbe molto d'aiuto, per favorire processi virtuosi futuri nel Paese, togliere di mezzo figure impresentabili per come operano costantemente, a danno del Paese stesso e per mero e sciacallesco tornaconto di bottega. Con questi personaggi sulla scena (anche se si sono già dati un aratro sui piedi da soli nell'agosto scorso e ora giocano carte disperate), purtroppo, non si va da nessuna parte. Hanno puntato tutto (e l'hanno fatto loro, non altri, solo i ciechi non se ne rendono conto) sull'estrema polarizzazione e sull'odio, e ora ne raccolgono tutti i frutti. Lo valutino bene coloro che si svegliano soltanto adesso (meglio tardi che mai, alleluja!) ma che sin qui hanno dato loro con grande entusiasmo corda, spago e tutta la matassa.

P.S.
Dalla parola "Credo" in avanti la costruzione è un po' involuta ma significa #salvinimerda.

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