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| Flavio Insinna, da gennaio su Raiuno alla guida di Ok, il prezzo è giusto! dopo i deludenti risultati a La7. |
In una tv del pleistocene, che ormai da lustri non fa altro che replicare se stessa, perché mai non dovrebbe avere cittadinanza anche il "remake" di OK, il prezzo è giusto in versione Flavio Insinna? Se Gerry Scotti su Canale 5 spopola con l'arcaico La ruota della fortuna (Samira Lui la vorrebbe anche Carlo Conti per il Festival di Sanremo, come dargli torto?), format che in Italia approdò nel 1987, Viale Mazzini grazie a Fremantle scippa a Mediaset un altro classicone d'importazione statunitense: OK, che è datato 1983. E che fu condotto prima da Gigi Sabani, poi per una vita da Iva Zanicchi, capace di coglierne l'impronta più popolare.
La stessa che garantisce Insinna, pur reduce dai deludenti risultati di Famiglie d'Italia, su La7 ma per anni conduttore de L'Eredità, che ultimamente affrontava in maniera eccessivamente lenta, stucchevole e pretesca. OK, il prezzo è giusto, che andrà in onda in prima serata su Raiuno per alcune settimane sotto forma di test iniziale, è nelle sue corde. Ed è un programma che per sua natura consente l'innesto di più link commerciali che fanno gran gola a Publitalia. Viene visto come una rottura della pax televisiva fra Rai e Mediaset dopo l'ingaggio di Barbara D'Urso per Ballando con le stelle, ma è un legittimo rimescolio di carte fra grandi player televisivi. In fin dei conti anche l'ormai spompata Isola dei famosi partì su Raidue per poi trasferirsi a Mediaset.
L'unica perplessità che ho sull'operazione è la collocazione in palinsesto: OK era un formato molto duttile da giocarsi come striscia quotidiana. Ha così tanto senso piazzarlo in prima serata? Staremo a vedere. Intanto non posso che rilevare il fatto che la tv da boomer non accenna battute d'arresto.
