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| Una caricatura di Claudia Mori e Adriano Celentano. | 
Claudia Mori è da sempre una sorta di inflessibile piazzista del marito Adriano Celentano. Un articolo che si venderebbe anche da solo, non fosse che la signora ha la tigna di curare maniacalmente, nel dettaglio e con rigidi paletti, ogni aspetto contrattuale dei progetti partoriti insieme al consorte. È anche comprensibile. La ditta funziona così. Da sempre. Ogni tanto la frittata riesce. Ogni tanto no, soprattutto negli ultimi anni. Si pensi all’imbarazzante show-fumettone Adrian, i cui ascolti flop nel 2019 impensierirono non poco Canale 5.
Oggi si viene a sapere (l’ha comunicato lei stessa in una lettera aperta) che la signora aveva bussato mesi fa alle porte della Rai per piazzare una nuova, celentanesca idea già in avanzato stato di preparazione. Ma dopo il cordiale incontro, al quale presenziò anche (perché?) Gianmarco Mazzi, già produttore ma dal 2022 sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, la tv di Stato non aveva dato corso a nulla. Anzi, a quanto pare non rispondeva alle pressanti sollecitazioni della Mori. La quale ora, facendo leva sui media, ha diffuso una lettera aperta parlando di quest’incontro, della renitenza della Rai, e rivolgendo ai suoi manager una domanda secca: “Lo volete Celentano oppure no?”. Una risposta è dovuta, in ossequio al mito.
E molto efficace è stata la risposta dell’ad di Viale Mazzini Giampaolo Rossi. Il quale, com’è giusto, ha aperto le porte a Celentano per un eventuale show celebrativo di una puntata in prima serata su Raiuno, e anche a un’ipotetica partecipazione speciale dell’ex Molleggiato come super ospite al Festival di Sanremo. Qualcosa di “fresco”, insomma. Non una sorta di collage di vecchi filmati d’archivio (ipotizzo: un Techetechetè commentato dal vivo o in registrata?), che a detta di Rossi rappresentava il cuore del progetto della coppia più bella - e anche un filo più esigente - del mondo.
Tutto bellissimo, ma un’azienda avrà anche il diritto di decidere che cosa mandare in onda, e come farlo. Oppure bisogna prendere i pacchetti della ditta Celentano a scatola chiusa, rischiando anche che poi il nostro si metta a parlare invece di cantare? Cosa che, invece, gli riesce benissimo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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