|  | 
| Per Jason Momoa pollice verso, mentre per Murderbot parte un like. Foto AI. | 
Un paio di cose, entrambe su AppleTv+
La prima è l’inspiegabile The Chief of War con Jason Momoa. Arrivato in Italia volutamente senza doppiaggio (solo con sottotitoli carenti o un parlato asincrono tipo documentario, che devi andare a stanare nel menu), è un concentrato di suoni primordiali e gutturali dei componenti della tribù primitiva del figaccione. Più che una serie tv, è il pretesto per mostrare le grazie di Jason, che non nega mai inquadrature alla muscolatura e al posteriore dotato di funzionale perizoma. Peccato perché sarebbe girato bene.
La seconda è il piacevole Murderbot. Sci-fi satirico che racconta la storia di un avveniristico robot utilizzato come guardia di sicurezza di una squadra di umani in perlustrazione su nuovi e pericolosi mondi. La macchina prende lentamente coscienza prima violando il proprio stesso sistema, per poi elaborare emozioni e sentimenti propri. Incurante degli ordini, inizia a pensare e vivere di vita propria. Ammazzare questi ometti o continuare ad aiutarli? Belli i dialoghi, molto piacevole l’idea e la sua realizzazione. L’unico difetto è l’eccessiva brevità degli episodi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Post
Post
 
