martedì 21 ottobre 2025

"GRANDE FRATELLO" * ORMAI (DA ANNI) SIAMO ALL'ACCANIMENTO TERAPEUTICO

 


A nulla è servito, al momento, l'innesto di Sonia (capirai) Bruganelli al cast degli opinionisti. Gli ascolti del "Grande Fratello" ieri sera sono rimasti al deludente 14,2%, con 1.873.000 spettatori, ai quali si deve la responsabilità della sopravvivenza del reality show più vecchio e (ormai) bolso della storia della nostra tv. Una spremuta di nulla che va ancora in onda grazie al basso costo della versione Nip e alle economie di scala garantite dal suo processo produttivo. Ma anche perché, banalmente, non si è ancora trovato il modo di sostituirlo in una programmazione di lungo termine. Si preferisce quindi l'accanimento terapeutico della continua messa in onda col fiato corto. Anche se si rimane schiacciati dalla fiction di Raiuno. "Blanca" con Maria Chiara Giannetta ha portato a casa il 23,9% con 3.915.000 teste.

Simona Ventura prova a fare miracoli: la conduzione di questi programmi trash è sia pane che companatico per lei. Ma l'impressione (ormai da diversi anni) è che gli ingredienti primari siano andati ben oltre la data di scadenza. Perché qualcuno dovrebbe avere interesse a seguire le ormai prevedibilissime dinamiche relazionali di un manipolo di ragazzotti in cattività? Molta gente via via sta smettendo di farsi del male. Esce dal tunnel. Ma vale anche per i personaggi più noti. E quando si arriverà a mettere la parola fine a questa parabola non sarà mai troppo presto.

Il GF aveva senso come straordinaria e redditizia idea televisiva all'inizio, quando nel 2000 Giorgio Gori affidò a Daria Bignardi la prima edizione del format di John De Mol. Un esperimento geniale se concepito come una tantum che di stagione in stagione è andato appassendo, fra versioni Vip, confessionali, tuguri e un copione più "telefonato" di un call center. Molti si domandano se il tele-Frankenstein chiuderà nel corso di quest'anno. Non credo, per i motivi sopracitati, a meno che non si scenda sotto il 12-13% di share. Che sono da considerare soglie di sicurezza. Ma a questo punto è improbabile. Sono certo però che il prossimo anno Pier Silvio Berlusconi, che quest'anno è riuscito nell'impresa di resuscitare l'access prime time di Canale 5, ci farà un pensierino.

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