domenica 23 ottobre 2016

«AMAMI AMAMI» DI MINA & CELENTANO * VOGLIAMO DIRLO CHE È UN BRUTTO PEZZO?

Premessa: criticare i mostri sacri, di norma, non si fa. Non è carino. In quanto mostri sacri, appunto. Ma quando lo meritano, purtroppo, tocca. 
Se la premessa è il singolo «Amami amami», uscito un paio di giorni fa, il nuovo album di Mina e Celentano, «Le migliori», atteso per l'11 novembre, in un mix di inediti e classici reinterpretati, non fa ben sperare.

Il pezzo, una sorta di tango elettro-pop, è musicalmente furbetto assai, una marcetta orecchiabile con qualche basso che picchia. Della serie: dai su, modernizziamoci, facciamo i giova! Però, cribbio, lasciamo almeno echi di fisarmonica che ci riportano all'antico. 

Il problema della canzone è che è molto, molto debole su piano del testo. Con romantiche parole piazzate un po' «a muzzo» sulla struttura melodica. Da due pezzi grossi del calibro della signora Mazzini (sulla cui voce tuttora non si discute) e Adriano, a 18 anni dal precedente lavoro comune, ti aspetti come minimo una bomba. Non un petardo.

Dello stesso avviso è anche il noto e storico paroliere Cristiano Minellono, che sulla sua pagina Facebook non si fa problemi a definire la canzone «brutta e basta».
Che dire? Ci sarà di che discutere, perché quando si toccano le leggende i fan col paraocchi non ti fanno mai dormire sonni tranquilli.




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