venerdì 2 aprile 2010

RITA DALLA CHIESA * «ME NE ANDRO' SOLO A CALCI NEL SEDERE»

Nata a Casoria, come Noemi Letizia («Ma mi sa che non abbiamo nient’altro in comune, e poi lei è dannatamente giovane»), Rita Dalla Chiesa non la conta giusta: come può questo scricciolo, concentrato di garbo ed eleganza, occupasse militarmente col suo «Forum» la fascia dell’ora di pranzo di due reti: Canale 5 e Retequattro.

Rita e la bilocazione di «Forum». Un caso più unico che raro...
«Unico, direi. Al massimo si ricordano programmi spostati da una rete all’altra. All’inizio non volevo, temevo lo stress e che la gente si stancasse di me. È andata bene. A volte facciamo share del 30-32% su Canale 5, secondi solo al “Grande Fratello”. Di questa cosa non si parla abbastanza».
Ce l’ha con Mediaset?
«No, rapporti ottimi. Lunga conoscenza, reciproca stima. Mi hanno amareggiata un po’ gli spot “Ci siamo”, del digitale terrestre, quelli con tanti personaggi. “Forum” non c’era, non sono stata chiamata. E forse avevamo più titoli di altri. Pazienza».
Questa è l’edizione dell’addio al giudice Santi Licheri, che non è più nel cast.
«Santino è e resterà il simbolo di “Forum”. Ha dato tutto. Non l’ho deciso io, ma se vorrà, ogni tanto - credo - potrà tornare a trovarci. Ora forse è giusto che si dedichi alla sua Sardegna, agli affetti...».
Ci sarà una sollevazione popolare, come per Roberto Pregadio ne «La Corrida»...
«Santino ha 92 anni. Nei suoi confronti provo/proviamo amore puro. E per questo vorremmo che restasse nel ricordo della gente come il grande Santi Licheri. Non sopportiamo l’idea che a casa lo vedano sfiorire in tv».
È l’edizione del venticinquennale, ma lei sta per condurre «solo» la diciassettesima edizione.
«Lasciai il programma nel ‘97 a Paola Perego, capendo poi quanto mi sarebbe mancato. Fu in contemporanea con la fine del matrimonio con Fabrizio (Frizzi, Ndr), che mi convinsi della necessità di voltare pagina anche sul lavoro. Sbagliai: non ce la potevo fare. Né con “Forum” né con Fabrizio il capitolo era chiuso».
Siete stati insieme 16 anni.
«Quando entro nella mia casa grande e nuova, a Vigna Clara, mi prendono ancora il magone e l’ansia. L’abbiamo comprata insieme e avremmo dovuto abitarla. A volte vorrei tanto tornare nella mia vecchia casina a Monteverde».
E se Frizzi tornasse da lei?
«Aprirei la porta. Quel filo non si è mai spezzato del tutto e i miei spazi in fondo non ho mai più voluto condividerli con nessuno. Gli aprirei la porta ma gli direi: la tua stanza è un’altra».
Una romantica signora che sul lavoro non ama rischiare. Le piace come definizione?
«Romantica sì, ma sul rischio no. Dissento. Io rischio tantissimo... Pretendo sempre la diretta, col richio di sbagliare. Mi dà l’adrenalina. È il mio ottovolante».
Fa anche da 17 anni lo stesso programma.
«È vero, e allora? Anche a scrivere di tv sono sempre le stesse firme. Voi vedete le stesse facce, a noi piacerebbe essere recensiti da altri. E poi non sono una star da copertina. Ho fatto da poco anche “Il ballo delle debuttanti”».
Che è andato male...
«Quando sento questa cosa, vado in bestia. Abbiamo fatto il 18.50% e ci hanno chiusi. Con una controprogrammazione fortissima perché la Rai voleva colpire il nuovo programma di Maria De Filippi. Poi è andata in onda la Perego e ha fatto suppergiù lo stesso risultato, ma nessuno ha detto nulla».
Un voto alle altre due conduttrici di «Forum»: Spaak e Perego.
«Cinque a Catherine, la prima, troppo fredda, algida. Otto a Paola. Io sono una più di pancia. Lei controlla e si controlla di più».
Qualcuno le ha mai messo i bastoni fra le ruote?
«Non che io sappia. Però pochi mesi fa si è parlato molto di una mia presenza con “Forum” all’interno della nuova “Domenica Cinque” della D’Urso, e poi non ne ho saputo più niente. Strano».
Le parole che l’hanno ferita.
«Aldo Grasso in un pezzo sul Corriere mi definì “l’orfanella”, “la moglie di Frizzi”. Quanto cattivo gusto. Non l’ho querelato, gli mandai una mail. Forse ha capito».
Mai stata copiata?
«Una volta. Guardando in tv il programma della Clerici, “Ti lascio una canzone”, con i bimbi cantanti, sono sobbalzata sulla sedia. Identico al mio “Canzoni sotto l’albero”, di qualche anno fa. Onestamente, credevo che Mediaset facesse una causa, ma niente. Io ho sempre taciuto per la grande amicizia che mi lega ad Antonella».
Ha paura di perdere «Forum»?
«No. Ho le mie rughe, sono una di casa, che invecchia con la gente davanti alla tv. Quando finirà, rientrerò dalla porta di servizio, come autrice. O tornerò a scrivere per i giornali».
Quando finirà?
«Quando mi butteranno fuori a calci nel sedere».
 
(TV SORRISI E CANZONI - SETTEMBRE 2009)

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