martedì 20 aprile 2010

RAIMONDO VIANELLO * UNO CHE HA FATTO TANTO PER I «BEAGLES»

Non credo che Raimondo Vianello avrebbe gradito la pacchianata che è stata allestita in morte di Raimondo Vianello. Chi lavora nello spettacolo ha qualche prezzo da pagare alla popolarità, d'accordo, ma il Signore dell'ironia aveva sempre cercato di evitare tutti i pedaggi. Schivo e inarrivabile, con quel sottofondo di umorismo nero e la zampata cattiva capace di stenderti senza che te ne accorgessi.
Senza nulla togliere a Sandra Mondaini, per me Vianello è sempre stato sposato con Ugo Tognazzi, nella coppia che ha (re)inventato il varietà televisivo. Sandra è stata la seconda parte della sua carriera,  fortemente voluta, e la prima l'aveva in qualche modo quasi rimossa. Non si capisce bene perché. 
Chi conosce bene Sandra e Raimondo riferisce che in realtà - a dispetto della fiction - era lui a comandare. Aveva gestito e indirizzato con rigore ogni passo della carriera della coppia, nella quale aveva il ruolo del dominatore assoluto. Lei aveva dovuto piegarsi, forse persino rinunciare a qualcosa per amore suo e della Ditta.
Il mio personale ricordo di Raimondo Vianello è tenero e grato. Quasi vent'anni fa, giovane cronista de «La provincia pavese», lo incontrai per la prima volta a una conferenza stampa Fininvest. All'epoca mi davo parecchio da fare per promuovere i «Beagles», stravagante formazione pop dialettale dell'Oltrepò Pavese nella quale militavo, e convinsi Raimondo ad aggiungersi all'elenco dei prestigiosi testimonial che avevo già intercettato. Si trattava di registrare solo una breve frase di saluto alla band, da piazzare all'inizio del nastro. Lui accettò di buon grado, con una leggera diffidenza iniziale, guardandomi strano con i suoi profondi occhi azzurri. «Ma devo proprio?» disse stropicciando le guance. «Mi farebbe un grande favore». Lo fece. Così come lo fecero altri che conoscevo da tempo, come Gene Gnocchi, Antonio Ricci, Gerry Scotti, la Gialappa's Band e Teo Teocoli. Ma persino Eros Ramazzotti e Marco Masini. Grande Raimondo. Grazie anche per questo.
L'unico che rifiutò, poco collaborativo, con una punta di supponenza, fu Red Ronnie. All'anagrafe Gabriele Ansaloni. Perché? Sarebbe bello domandarglielo, ma di lui disgraziatamente non esiste quasi più traccia.

P.S.
Ho il sospetto che questa chiosa sarebbe piaciuta a Raimondo.

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