Se Mina avesse 27 anni, la coetanea Nina Zilli, ragazzona piacentina imbevuta di talento, carisma e consapevolezza, le darebbe qualche grattacapo. Dopo Sanremo 2010, l’immancabile album, «Sempre lontano», scala le classifiche. E il pezzo che nel luglio scorso le regalò la prima, forte visibilità, «50mila», rientra dalla finestra, come colonna sonora di «Mine vaganti», di Ferzan Ozpetek.
Nina, ascoltandolo sembra di essersi persi una hit degli Anni 60...
«Sì, il gioco è un po’ quello, e quelle le atmosfere, che riportano al soul».
Lei è molto giovane...
«Ma vecchia dentro: me ne sento 48».
Perché Ozpetek l’ha scelta?
«Dice che ascoltava tante canzoni, e su tutte “skippava” alla successiva. Su questa non riusciva a non fermarsi».
Piacentina di dove?
«Gossolengo. Me ne sono andata da casa a 10 anni, in Irlanda, quand’ero ancora brutta e portavo l’apparecchio».
Perché?
«Mia madre era fissata con l’indipendenza della donna e voleva che andassi a studiare l’inglese. Aveva e ha ragione, siamo messe male, soprattutto in Italia: pezzi di carne al servizio della tv».
Ci torna ogni tanto a Gossolengo, la patria del gnocco fritto?
«Lo adoro, ma cucina nonna, che mi fa il pollo, ripieno di tacchino, ripieno di cinghiale, ripieno di...».
Dalla Tigre di Cremona, alla Faraona di Gossolengo.
«Lei scherza, ma io ogni volta scopro nuovi tipi di selvaggina primordiale».
Il suo pezzo di Sanremo, «L’uomo che amava le donne», clona «Non ti scordar mai di me», di Giusy?
«Piano, non offendiamo. È roba che c’è da 50 anni. Se un piano in battere e un timpano fanno dire che ho clonato la Ferreri, siamo messi male».
Davvero?
«Essì. C’è Amy Winehouse di mezzo. Se vogliamo ci sono Martha Reeves e le Vandellas. C’è tutta la Motown con la loro anima, i Funk Brothers. La verità è che “Non ti scordar mai di me”, che hanno scritto per Giusy, è il plagio di “Back to black”».
Lesa maestà o nervo scoperto?
«No, è che io non spunto così, da un talent, ma da dieci anni di festival beat e Northern Soul».
E lei, è una donna che ama gli uomini?
«Uno per volta, direi. Ora c’è il mio fidanzato: si chiama Jeeba e suona con me, fa il trombettista».
(TV SORRISI E CANZONI - APRILE 2010)
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