venerdì 24 luglio 2020

ROMAGNA * RAOUL E MIRKO CASADEI IN PANDEMIA: "ANDRA' TUTTO LISCIO"

Cesenatico. Il patriarca Raoul Casedei, padre di Mirko, con la moglie Pina.
Se cercate un piccolo paradiso in tempo di pandemia, dovete andare a Gatteo Mare, nel cuore della Romagna. Loro lo chiamano «Recinto di Casa Casadei», ed è un grande spazio con annesso giardino sul quale si affacciano tre ville: quella principale di Raoul, il capofamiglia, che sta al piano terra con la moglie Pina, napoletana d’origine; e che se alza la testa saluta la figlia Carolina, piazzata al primo piano. Un tempo tutta la ruspante ciurma abitava lì. Poi, lì accanto, c'è quella dell’altro figlio, Mirko, che abita sotto ma che sopra ha piazzato la figlia Asia, con relativa famiglia. E infine quella della terza figlia del Re del liscio, Mirna.
«Quest’ultima struttura» racconta Carolina «la costruimmo in parte col compenso de “L’Isola dei famosi”! Fu il modo per convincere Raoul a partecipare. In realtà noi abbiamo insistito anche perchè aveva compiuto 70 anni, e un uomo quando compie 70 anni può andare in crisi. Lui ha sempre avuto paura dell'aereo, e arrivato là si è addirittura tuffato in mare dall'elicottero!».
In questo spazio verde ogni ferragosto, tra frizzi e lazzi ma soprattutto tra lambrusco e manicaretti, si tiene il festone di compleanno del boss, che presto ne compirà 83. Questi tempi balordi ci hanno tolto parecchi frizzi e molti lazzi, ma vuoi che i Casadei non si adeguino alla loro maniera? «Siamo cinque famiglie» dice il patriarca «separate in altrettanti nuclei, all’interno dei quali ovviamente non è previsto l’uso di mascherine. Se qualcuno deve interagire con persone degli altri gruppi, spuntano sia quelle, soprattutto in zona cucina, sia il distanziamento sociale di almeno un metro, che viene sempre mantenuto. Ne ho viste di tutti i colori nella mia vita, e adesso affrontiamo anche il Coronavirus mettendo in campo quei valori che ho sempre cantato nelle mie canzoni: la famiglia, la tavola grande, la terra, il prato verde, la semplicità». 

Nel recinto vivono 14 persone di ogni età, 4 cani e le galline del pollaio, che danno uova fresche; non mancano il lievito madre, un albero di ogni frutto, tanti fiori e un ricchissimo orto biologico che coltiva Raoul personalmente. Lui e Pina sono sposati da 57 anni, e guardano con amore i nipoti, figli dell’ultimogenito Mirko, da 20 anni a capo dell’Orchestra Casadei. A 40 anni Mirko è diventato nonno e Raoul bisnonno e oggi, 7 anni dopo, in piena pandemia, lo sono diventati per la seconda volta. Il 25 marzo è nata Adele, che si chiama come la mamma di Raoul. Bingo.
«Ci siamo sempre rialzati» prosegue Casadei «e lo faremo anche questa volta, con tutta la grinta e la passione che distingue noi bravi romagnoli. Nel mio libro “Bastava un grillo per farci sognare” parlo della guerra vista dai miei occhi di bambino. Avevo 8 anni e racconto che il giorno della liberazione ho distrutto il busto di Mussolini a colpi di badile! Poi il 68, l’arrivo del turismo, e le mie canzoni che facevano da colonna sonora delle vacanze. L’talia è rinata».

Nel 1980, al culmine del successo, Raoul ha smesso di esibirsi dal vivo con l’Orchestra Casadei (pur continuando a incidere dischi), e nel 2000 ha ceduto lo scettro di re del ballo italiano al figlio Mirko. Che commenta: «Noi siamo positivi, lo dico nel senso migliore del termine. Oggi la parola può essere equivocata. E anche se siamo fermi, con l’affitto di tre capannoni da pagare, con una band di 8-9 elementi,  cinque tecnici e tutto l’indotto a casa, voglio essere ottimista e pensare che comunque riusciremo a superare questa situazione».
Per regalare spensieratezza in un momento buio, Mirko ha creato un’orchestra parallela stravagante, i “Casadei Social Club”, che sulle note di “Simpatici italiani”, un vecchio successo di papà Raoul, mette assieme la tromba jazz di Paolo Fresu e il rap di Frankie Hi-NRG MC, ma anche la rainbow music di Kid Creole & The Coconuts, il pop d’autore di Simone Cristicchi, la straordinaria voce di Silvia Mezzanotte, il sound dei Quintorigo fino ai ritmi irlandesi dei Modena City Ramblers. Il progetto è stato, ovviamente, creato a distanza per raccogliere fondi a favore della campagna “INSIEME SI PUÒ, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”. 
Nel recinto dei Casadei si esce a fare la spesa a turno, uno per tutti. Denis, il compagno di Asia, è pescatore e rifornisce la truppa di cozze di Cervia e pesce fresco. Il compagno di Mirna, Mirco, commercia frutta fresca e porta cestini di fragole e altro. Nell’orto biologico di Raoul c’è di tutto: asparagi, patate, insalata, carciofi, spinaci, porri, scalogno, cipolle… La figlia primogenita, Carolina, e il compagno Lele, titolari del brand di Piadinerie “CasaDei Romagnoli” preparano invece menù golosi. La moglie e la figlia di Mirko, Sabrina e Asia, sfornano torte e preparano gelati coi limoni coltivati da Raoul. Mirna, che ha lanciato l’home-staging in Italia ed è tutor nella trasmissione «Detto Fatto» e volto Rai nel suo settore, si sta dedicando alle consulenze on-line guidando a distanza le donne italiane nel restyling della loro casa.
L’ultima bottà di ottimismo la dà il Capo supremo: «Sono certo» dice Casadei «che quest’estate tutti torneranno in vacanza nella nostra Romagna Capitale e gli operatori turistici saranno pronti ad accoglierli e a proteggerli. Tanti ripetono da tempo: andrà tutto bene. Io non posso che dirvi invece che andrà tutto Liscio. Credetemi».


(DAL SETTIMANALE OGGI - MAGGIO 2020)

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