giovedì 10 gennaio 2019

«THE AMERICAN» (2010) * QUANDO GEORGE CLOONEY AVEVA TANTE BOLLETTE DA PAGARE

George Clooney killer pentito in «The American» (2010).
Nel 2010 George Clooney aveva un sacco di bollette da pagare. Solo così si spiega l'orrendo «The American». Che ho ritrovato (purtroppo tardivamente) su Amazon Prime Video.
Il film inizia con George che passeggia con un'amica nella Tundra. Del resto, chi non lo fa? Da un'impronta monopiede nella neve, il nostro intuisce immediatamente che c'è un cecchino in agguato, e salva se stesso e l'amica dalla pallottola che parte pochi istanti dopo. Ucciso il cecchino con una gamba sola, George (coerentemente) fa fuori anche l'amica salvata poco prima, altri due sicari nei paraggi e scappa con disappunto.

Da una telefonata che avviene poco dopo con il Super Cattivo Dei Cattivi (SCDC), che gli commissiona gli omicidi, capisci che Clooney è un killer professionista che si sente braccato dagli "svedesi". Dammi retta, dice il SCDC, qui l'aria per te si è fatta pesante. Nasconditi per un po' in un paesino in Abruzzo e attendi mie notizie. Lì nessuno ti troverà mai.
Arrivato sul posto, il primo che incontra è l'anziano parroco pettegolo, che vedendolo a un telefono pubblico gli chiede: "Sei americano?". "Sì, sono americano". Seguono due minuti surreali durante i quali l'americano doppiato in perfetto italiano (forse lo sa) parla con l'anziano parroco abruzzese, che in teoria dovrebbe essere doppiato in quanto abruzzese, ma parla un perfetto italiano (o inglese?) e per la magia del cinema si capiscono perfettamente.

Che cosa può fare per ingannare il tempo in un paesino dell'Abruzzo un killer professionista un po' stanco del suo mestiere usurante? Ovviamente forgia armi di estrema precisione da vendere ad altri killer professioniti. Va dal meccanico del posto, porta via tre pezzi di ferro a caso e qualche vite dal bancone (giuro) e nel suo bilocale dotato solo di una morsa e un martello, produce dal nulla pezzi di carabina che neanche nei migliori laboratori di balistica. Per non far capire niente in giro, le martellate le dà solo quando suonano le campane. Mica è scemo.
Violante Placido.
Ogni tanto col trenino arriva dal nulla una killer professionista gnocca da paura alla quale lui consegna pezzi di fucile fatti a mano durante finti pic nic nelle campagne. Lei ritira, prova lo schioppo, e se ne va.
La carne è debole e George, nel bordellino del paese, popolato solo da agghiaccianti mignottone primordiali, incontra la bella prostituta Clara. Ovvero Violante Placido, che dà un senso a tutto il film restando nuda per centinaia di metri di pellicola. Sai che c'è? Quasi quasi di questa mi innamoro e mollo tutto.

Neanche il tempo di pensarlo, che Clooney è costretto a evitare con perizia l'agguato di uno degli svedesi, il quale riesce a trovarlo nel paesino che non rientra neppure nelle mappe satellitari. Gli abitanti stessi del villaggio a volte perdono la via di casa. Com'è possibile?
Vuoi vedere che è il SCDC che fa il doppio gioco ed è lui che mi vuole morto? Manco a dirlo, è proprio così. Attenzione, però, perché anche il SCDC in quanto a coerenza non fa una piega. 

Chiama la misteriosa super gnocca alla quale George ogni tanto consegna i pezzi del fucile di precisione e le comanda l'assassinio dell'ex della Canalis. Lei torna in zona, briga un po', e quand'è appostata sui tetti con Clooney nel mirino che si bacia con la sua bella durante la processione del paese (chi non lo fa, del resto?), spunta sui tetti il SCDC, che uccide la killer che lui stesso aveva ingaggiato neanche 5 minuti prima. Signori, neanche cinque minuti. Ma soprattutto: perché? E mentre tu sei lì che rifletti sul fatto che non esiste più un'etica nel lavoro, intuisci che il SCDC in realtà Clooney lo vuol far fuori lui. Altroché.
Non vi racconto il prevedibile finale, ma datemi retta, guardatelo. Per capire la forza invincibile delle bollette da pagare.

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