mercoledì 13 febbraio 2019

LA SALA STAMPA DI SANREMO: «SCUSATECI, MA RISPETTATE ANCHE LA NOSTRA PRIVACY»

La sala stampa del Festival di Sanremo, piena di giornalisti.
Quando i giornalisti fanno notizia. È successo all'ultimo Sanremo, finito sabato scorso in un mare di polemiche sia per l'uscita infelice di Ultimo, il favorito finito secondo, che ha attaccato la sala stampa del Festival, sia per alcune (altrettanto infelici) esternazioni di alcuni colleghi che hanno apostrofato in termini offensivi quelli de Il Volo piazzatisi terzi nella gara vinta da Mahmood. La storia è nota a chi ha seguito l'evento e non è certo edificante per la categoria.
Oggi un gruppo di colleghi che di quell'enorme sala stampa faceva parte ha diffuso attraverso i social un comunicato per scusarsi e fare alcune puntualizzazioni. Ecco qui sotto il testo.
Scuse in parte dovute, si dirà. Ed è vero. Al netto del rilievo che in questo mondo ormai iper social-izzato diventa difficile (impossibile?) fermare l'ondata di condivisione, che è diventata prassi e ossessione. E la verità, in fondo, anche se fa male, resta sempre la verità. Che chi fa il nostro mestiere è/sarebbe obbligato a onorare.
Peccato che moltissimi nella sala stampa dell'Ariston, invece, abbiano in gran parte glissato, come fa rilevare il collega Gigio Rancilio di Avvenire in questo bel post su Facebook, sulla questione Baglioni-Salzano, che era la vera notizia di quest'edizione. Una storia forse scomoda per i rapporti di molti che in questo mondo vivono. Ma scusarsi anche per questo non credo che in tanti sarebbero stati disposti a farlo.

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