lunedì 18 febbraio 2019

ERMAFRODITO CON «D DI DONNE», CONTRO LA VIOLENZA FISICA E VERBALE DI GENERE

Francesca Giuliano, che partecipa al progetto «D di Donne».
Dalla bimba Ludovica di 6 anni a Nonna Nicoletta, 8 Donne romane che rappresentano le varie generazioni femminili si
La cover di «D di Donne».
uniscono per denunciare violenze e discriminazioni, verbali, fisiche e di genere. «Il  linguaggio universale della musica ha la forza di trasmettere con immediatezza il messaggio di tolleranza» così dichiara l'artista androgino Ermafrodito, interprete di "D Di Donne", che ha deciso di non mostrare il suo volto, ma di sfogare con la sua creatività la depressione in cui riversa da 8 anni a causa di offese ed emarginazione che ha subito e subisce per la sua natura che
Letizia Arcudi.
definisce semplicemente 'biumana': "In ognuno di noi coesistono un lato maschile ed uno femminile più o meno accentuati che delineano la nostra fisicità e la nostra sensibilità: chi può affermare che nei gesti del linguaggio del corpo o nella voce o nel modo di pensare questa affermazione non lo riguardi affatto? Accettarsi è il primo passo per rispettare gli altri: siamo tutti Ermafrodito". 


Le altre protagoniste del progetto "D Di Donne" sono Federica Lombardozzi Mattei mamma e blogger letteraria, Letizia Arcudi ballerina e
Martina Cassetti.
coreografa, Martina Cassetti studente e cosplayer, la cantautrice Nicole Riso (autrice di "Donna Roma"), Michela
Cozzolino
manager e Francesca Giuliano la ragazza anni '50 di "Avanti un altro" di Paolo Bonolis, modella curvy spesso bullizzata con parole offensive come "grassona, cicciona" per il suo corpo prosperoso.


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