giovedì 7 febbraio 2019

SANREMO, GLI ASCOLTI SI STABILIZZANO: HUNZIKER E PIO E AMEDEO SALVANO LO SHOW

Claudio Bisio e Michelle Hunziker sul palco di Sanremo.
La seconda serata del Festivalone ha ridato fiato (sul piano artistico) a un Sanremo partito sotto il segno della noia. 
Altre 500 mila persone se sono andate rispetto all'edizione dello scorso anno, ma lo share è rimasto sostanzialmente stabile: 9.144.000 spettatori con il 47,3%.
Merito della virata drastica data dal trio di conduttori, che nella prima parte ha cercato in ogni modo (tra gag un po' telefonate e operazioni simpatia, come un Claudio Baglioni in inedita versione spernacchiante) di aumentare un'amalgama non percepita al debutto; e merito soprattutto degli ospiti.

Prima fra tutte Michelle Hunziker, che ha duettato con la spalla di sempre Claudio Bisio in una canzoncina sulla «Lega dell'amore» che profumava tanto di Rocco Tanica. Ma potrei sbagliarmi. Nel caso, corigétemi, come diceva il poeta. La Hunziker ha sul palco una forza che non ritrovi in nessuna: è conduttrice pura che sa anche intrattenere. È preparata ma sa affrontare anche l'imprevisto. Ed essendo estremamente duttile la puoi mixare con chiunque. Il resto lo fanno il sorriso contagioso e la risata, che risolvono tutto. Stavolta, però ha fatto il colpaccio: dopo essersi sfilata prima della partenza dall'evento flop di Adriano Celentano, arriva al Festival e fa un figurone. Molto sveglia la ragazza.
La simpatia di Pio e Amedeo al Festival.
Virginia Raffaele (che con Bisio non lega) ha fatto il suo, era più sciolta rispetto alla prima serata, ma avendo deciso (o essendo stata costretta) ad abbandonare la sua dimensione più naturale e vincente, quella delle imitazioni en travestì, è diventata giocoforza una conduttrice come tante. E la strada lì diventa in salita. Perfetto e piacevolissimo, comunque, il numero della Carmen di Bizet.

Per un Riccardo Cocciante che a tarda ora favorisce la narcolessia, una grande e piacevole sorpresa (almeno per me, che ero molto diffidente) è venuta da Pio e Amedeo in interazione con il Divo Claudio. Due comici che hanno fatto ridere, e non è cosa da poco di questi tempi. Semplici, efficaci, con qualche geniale intuizione. Come Pippo Baudo e Peppe Vessicchio che si ritrovano in camerino per ordire la riconquista del Festival in stile Gomorra: «Mo ce ripigliamm' tutt' chill' ch'è nuostr'».

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