sabato 8 maggio 2010

MASSIMO RANIERI * «UN AMICO CHE TRADISCE MI FA PIU' MALE DI UNA DONNA»

Massimo Ranieri non sente la responsabilità di essere uno tra gli ultimi, grandi artisti italiani. «Vivo il tutto con naturalezza» dice. Poi però si prepara per mesi per giocare nei panni di schermidore nell’unica data di un musical con canzoni partenopee andato in scena a Ravello. Con lui il maestro di scherma Renzo Musumeci Greco.

Ci siamo, Ranieri: un altro suo virtuosismo?
«Mannò, tiro di scherma già dal ‘97. Iniziai col padre di Renzo, che fu coach di attori immensi. Quando feci “Barnum” il mio istruttore mi disse: “Usiamo solo il 25% del nostro cervello”. Da allora ho imparato a camminare sul filo, sui trampoli, ovunque. E sono arrivato al 26%».
350 repliche in poco più di due anni del suo «Canto perché non so nuotare... Da 40 anni...», rientrato al sesto posto nella classifica dvd. Come lo spiega?
«Non lo so. Pensavo di vendere due copiette e via. Non svegliatemi, lasciatemi sognare».
È vero che a febbraio 2010 si esibirà all’Olympia di Parigi con Charles Aznavour?
«Lo incontrerò al mare per definire il tutto. Mi piacerebbe che cantassimo anche “L’istrione” insieme; io un po’ in francese, lui un po’ in italiano. Vedremo se la cosa andrà in porto».
Quali stoccate ha dato e preso, nella vita?
«Sul lavoro le dai e le prendi, ma bruciano meno. Quelle che riguardano gli affetti, le amicizie tradite in particolare, fanno male. Sul tradimento di una donna, puoi anche decidere di soprassedere». 
Lei fa ben poca tv perché teme i dati Auditel?
«Non la faccio perché non mi piace, e non mi dà spazio. A differenza del teatro, del quale ho bisogno. Poi certo l’Auditel condiziona. Ma non è il motivo principale. La tv non fa per me».

(TV SORRISI E CANZONI - LUGLIO 2009)

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